#: locale=it ## Tour ### Descrizione ### Titolo tour.name = AVISE ## Media ### Titolo map_3A58989E_2D3E_C290_41B6_D8201BBFD266.label = Mappa avise panorama_383D075F_2D4B_4F90_41BE_3034B9A4759E.label = PIC_20211013_110614_20211013235559 panorama_38F91930_2D59_4390_418B_9EBD7F7D74B8.label = PIC_20211013_105107_20211013235559 panorama_3F9E916F_2D59_43B0_41C3_A87A095E13AC.label = PIC_20211013_104801_20211013235508 panorama_42892729_526F_DF7F_41BF_AF944306237F.label = PIC_20211013_113642_20211013235559 panorama_437D965C_5269_D1D5_41BB_5427414CA983.label = PIC_20211013_132850_20211013235559 panorama_E96F02C3_E0F9_DAAF_41BF_66B47A5305AA.label = PIC_20211013_133057_20211013235559 panorama_E96F14DA_E0F9_5E59_41CE_0EB2E79D86B3.label = PIC_20211013_114238_20211013235559 panorama_E96F2D70_E0F9_AE69_41E5_234E1620293B.label = PIC_20211013_114401_20211013235559 panorama_E96FCB8E_E0F9_AAB9_41E0_B1AE4CA2D538.label = PIC_20211013_133214_20211013235559 photo_10399B98_0AE0_4E5F_4187_92FE332EAF11.label = 3 AFFRESCO photo_1058199C_0920_CA57_4191_11E06CEF6DC4.label = 2 CENTRALE ALTO photo_10907F07_0920_C631_4195_3ACC534278D9.label = 8 PIETRA TAGLIATA photo_113CB604_0920_4637_4193_C1A1D9AE87FD.label = 8 DORA photo_11AF9985_0927_CA31_4195_3D19B072A5EF.label = 8 PASSEGGIATE photo_11EDC407_0920_7A31_4161_FB46E0D55520.label = 8 AVISE 2 photo_11F95196_0920_5A53_4199_73CB0FA7CCC4.label = 9 CASTELLO copia photo_1468BB40_0B20_4E2F_41A3_9CB4B3994F21.label = 4 CURIOSITA photo_1C89AD10_0960_CA2F_4198_55438B777054.label = 9 PETIT ROUGE photo_1E793ED9_0920_C7D1_41A1_D8AFA1BB1918.label = 9 CASTELLO AVISE photo_1FD02721_0927_C671_41A2_C8BA23E19A58.label = 9 SIGNORI AVISE photo_5DE11DB7_526B_5353_41D1_D970888E5FAB.label = Mainson de Mosse photo_9879F077_8A1B_1A97_4182_E3638153B93A.label = STORIA IDROELETTRICO photo_9AB7FC46_8A09_0AE9_41DC_B88B233BC23C.label = SICUREZZA video_112205D2_0920_45D3_419D_DB12DEE0DFB3.label = 1 GALLERIA video_16193426_0B20_5A73_4196_06AD0FE0507D.label = 4 OPERAI video_169CCBCA_0B20_CE33_41A0_21251FB64D56.label = 2 CENTRALE ALTO video_16C2CE0E_0B60_4633_416F_71A7400DFE66.label = 6 OPRAI DRONE video_16F90A36_0B20_CE53_41A4_2F58457233BE.label = Magoutte - 2020 v2 video_170F2025_0B21_DA71_4192_4EF2507C8EB8.label = 4 AFFRESCO video_2314616B_2D49_43B0_41AF_50D607442410.label = 6 DRONE GENERICO video_3C9969D8_2D49_C290_41B0_690BE546B458.label = 7 DRONE INTERNO video_3CF92777_2D46_CF90_41C5_66D4FFCD9812.label = 8 DRONE ESTERNO video_3F851F51_2D7B_3F90_41C0_27036200B27E.label = 8 FPV ESTERNO video_406F16D6_527F_5ED5_41C6_3EA9684F6864.label = 2 CENTRALE ALTO_2 video_413422FA_526B_36DD_41A7_8179B92B02F2.label = 3 DETTAGLIO AFFRESCO video_4720E6B2_5269_716D_41D0_12092A91C363.label = 8 FPV ESTERNO ## Popup ### Corpo htmlText_10A08839_0B20_4A51_419D_ED6578AAA682.html =
Gli spazi della Centrale di Avise sono ricavati in una caverna che, per dimensioni, potrebbe contenere un palazzo di dieci piani.
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Impianto di importanza nazionale, la centrale idroelettrica di Avise è inserita nel piano di riaccensione della rete elettrica nel caso di blackout totale. È infatti in grado di immettere sulla rete 220.000 V di energia, in totale autonomia.
Grazie ai tre gruppi alimentati da turbine Pelton e a un canale di derivazione a pressione, la centrale a serbatoio riceve e processa l’acqua dell’alta Dora di Valgrisenche.
La sala macchine, realizzata nel 1954 su progetto dell’architetto Giovanni Muzio, è raggiungibile attraverso una galleria lunga circa settecento metri.
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Lunga 160 km e con un bacino di oltre 4.300 km quadrati, la Dora Baltea è il fiume più grande delle Alpi Occidentali. Nasce dalle falde del Monte Bianco con la Dora di Veny e la Dora di Ferret, per poi attraversare l’intera Valle d’Aosta e un tratto del Piemonte, fino a congiungersi con il Po.
Lungo il suo sviluppo riceve numerosi affluenti, anch’essi provenienti da importanti ghiacciai valdostani.
Per ammirare tutta la bellezza delle sue acque, a piedi, in mountain bike o in ski roll, è stato realizzato il Percorso “Dora Baltea”, che da Sarre si snoda fino a Fénis.
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Abbracciando ambedue i versanti della Dora Baltea, il Comune di Avise offre panorami mozzafiato e di grande varietà.
A l’adret, ovvero sulla sinistra orografica, si può facilmente raggiungere il Vallone di Vertosan, caratterizzato da pascoli e ampie distese.
Da qui si può ammirare il grandioso panorama sul Monte Château Blanc e raggiungere i laghetti di Dzioule e Leysser, oltre ai colli de Bard, Serena e Citrin.
Alla destra orografica (il cosiddetto envers), invece, si può seguire il vecchio sentiero e arrivare ai graziosi villaggi di Milliery, Baulin e La Clusaz. Per chi volesse continuare la passeggiata, ampia ricompensa sarà data dal meraviglioso Lac du Fond e dalla vista sul Rutor.
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La Pierre Taillée, dal francese “la roccia tagliata”, è un’incredibile prova che testimonia la l’eccellenza dell’ingegneria romana e la frequentazione di Avise sin dall’antichità.
Come suggerisce il nome, infatti, si tratta di una gola scavata nella pietra per facilitare il transito di viandanti e pellegrini lungo la Via delle Gallie, che qui si snodava in un passo piuttosto angusto.
Nel tempo, il luogo divenne anche sede del controllo militare, come dimostrano i resti delle fortificazioni utilizzate per fronteggiare le invasioni francesi di fine XVII e inizio XVIII secolo.
Circondato da bruschi dislivelli, è facile immaginare come questo viadotto, che separa Avise dal Comune di La Salle, abbia saputo stupire tutti gli uomini che lo hanno percorso.
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Realizzata nel 1954 su progetto dell’architetto Giovanni Muzio, la sala macchine è raggiungibile attraverso una galleria lunga circa settecento metri.
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Realizzato nel 1954, l'affresco che decora una delle grandi pareti della Centrale di Avise, rappresenta i dodici segni dello zodiaco.
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Arrivando ad Avise, ci si imbatte subito nell’imponenza del Castello omonimo. Costruito a fine XV secolo per volere dei Signori d’Avise, è costituito da tre livelli con finestre geminate a chiglia rovesciata e una torre quadrangolare con decori a caditoie.
All’interno, affreschi e arredi tipici dell’epoca impreziosiscono la “camera della cassaforte” e la “sala delle mensole”, che custodisce mensole minuziosamente intagliate raffiguranti figure di animali, mostri e personaggi in vesti quattrocentesche.
A dare il benvenuto ai visitatori, nonché ospiti della struttura ricettiva situata negli spazi del castello, è il famoso motto “Qui tost Avise tart se repent” (“chi pensa prima poi non si pente”), fatto incidere dalla famiglia dei d’Avise che aveva deciso di non sottomettersi al dominio dei Savoia.
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Altro edificio voluto e appartenuto ai nobili di Avise è la Maison de Mosse, una casaforte che sorge nella frazione Runaz, a poca distanza dalla Pierre Taillée.
In stile tardo gotico e dalle raffinate finestre, fu forse casa per Jean le Jeune, quando la signoria dei D’Avise venne suddivisa tra i fratelli. Oggi ospita la sede dell’Association Valdôtaine des Archives Sonores, proponendo frequenti mostre di carattere storico-etnografico.
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I dintorni di Avise non sono solo conosciuti per la loro natura selvaggia, ma anche per la viticultura locale. Sin dall’epoca romana, infatti, i pendii della zona vennero coltivati a vite, fino a diventare casa per un vitigno autoctono, il Petit Rouge.
Caratterizzato da un’ottima resistenza, buona resa e rilevanti proprietà enologiche, dà origine a un vino color rosso rosaceo e dal profumo intenso. Il suo nome, nel dialetto valdostano ‘Pitchou Rodzo’, deriva dai grappoli ‘a bacca nera’ di dimensioni ridotte rispetto al comune. Un’eccellenza eroica che raggiunge il suo massimo potenziale se accompagnata dalle prelibatezze gastronomiche valdostane.
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Situato sul versante orografico sinistro della Dora Baltea, nel corso della storia il piccolo paese di Avise è stato uno dei luoghi più strategici del territorio. Per lungo tempo rappresentò infatti un passaggio obbligatorio sulla Via delle Gallie, la strada transalpina che valicava le Alpi e univa la Svizzera all’Italia. A testimoniare tale ruolo è la presenza del Castello di Avise e della Roccaforte di Cré.
Come il nome suggerisce, la zona fu a lungo sotto il potere dei Signori di Avise, una delle famiglie nobili più antiche e importanti della Valle d’Aosta.
Oltre alla rilevanza storica, Avise è conosciuto anche per il turismo alpino. Regala infatti piacevoli passeggiate verso la cascata di Frenay o il Vallone di Vertosan, mentre i più avventurosi possono cimentarsi nel rafting e in altre attività lungo il corso della Dora.
Rivolta a tutti, adulti e bambini, è la storica Sagra della Fiocca nel villaggio di Baulin, che dal 1972 assicura dolci attimi di condivisione con la panna fresca montata a mano.
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Uno dei tre castelli eretti dalla famiglia d’Avise è il Castello di Blonay. Situato su un promontorio per facilitare il controllo del territorio sottostante, spicca nel verde della natura, affacciandosi sul borgo di Avise.
È composto da un corpo di fabbrica più recente, risalente al Quattrocento e decorato con finestre a crociera, e da una torre quadrata.Quest’ultima era anche soprannominata “des Prisons”, poiché adibita a prigione per i malfattori della zona. Secondo fonti attendibili, l’edificio fu la prima dimora della famiglia.
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I D’Avise furono una nobile famiglia valdostana, apparentemente di origini tedesche, di cui si hanno notizie solo a partire dal XII secolo.
Potenti e valorosi, governarono fino agli inizi del Settecento, diventando anche i signori di Montailleur, Planaval e Rochefort. Nel loro stemma dominava un leone rampante dorato, dalla lingua rossa e su sfondo azzurro, oggi simbolo del comune.
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La sicurezza e la minimizzazione dei rischi di gestione è una priorità per il Gruppo CVA, che ogni anno investe nella manutenzione predittiva e nell’ammodernamento degli impianti.
Lo dimostrano ispezioni e controlli a opere civili, idrauliche ed elettromeccaniche che vengono eseguite con periodicità. A livello di monitoraggio, inoltre, il Gruppo CVA assicura una copertura al 100% per ogni tipo di impianto: ogni diga è infatti presidiata dai Guardiani 24/7 e ogni turbina eolica, così come ogni pannello fotovoltaico, è monitorata da remoto con pronto intervento in caso di fermo.
La manutenzione efficiente e puntuale degli impianti è infatti di fondamentale importanza strategica sul piano produttivo, per ottenere massimi rendimenti e garantire sicurezza lavorativa.
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L’energia idroelettrica si annovera tra le più antiche nella storia dell’umanità e trova le sue radici al tempo degli Egizi, con la costruzione della prima diga di sbarramento.
A essa seguì la ruota idraulica, madre dei nostri mulini ad acqua e capace di trasformare l’energia cinetica in energia meccanica. Questo ingegno venne anche utilizzato in Estremo Oriente per la macinatura di grano e minerali, così come dai Romani per forgiare il ferro.
Nel corso del tempo si susseguirono diverse innovazioni ingegneristiche, che raggiunsero piena maturazione nel 1832, con l’invenzione della prima turbina idraulica in grado di produrre energia elettrica. Un momento decisivo che segnò la nascita delle centrali idroelettriche intorno a fine Ottocento e la successiva creazione delle turbine Francis, Pelton e Kaplan, utilizzate ancora oggi negli impianti CVA.
### Titolo window_11CFC37C_0AE0_DED7_418A_962420B777C1.title = L'AFFRESCO ZODIACALE window_1314E33E_0920_DE53_419D_857CAB545C6F.title = LA CENTRALE IDROELETTRICA DI AVISE window_136381A6_0921_BA73_414A_8F1FEDD17664.title = LA GALLERIA DI ACCESSO window_1EEB63F1_0920_7DD1_4187_069708CE3895.title = I SIGNORI D’AVISE window_1F64BC0D_0960_4A31_4199_2215C7721779.title = IL “PETIT ROUGE” window_445D0A40_5268_D12D_41D3_94FD0C9677E8.title = CASTELLO DI BLONAY window_449EEE89_5298_D13F_41CF_F946A40822A6.title = IL CASTELLO DI AVISE window_5FEFA46F_526B_51F3_41CD_FFC54B16AE51.title = LA MAISON DE MOSSE window_9BEDAFC8_8A19_05F9_41D9_00EEBBD903FC.title = LA STORIA DELL'IDROELETTRICO window_AD02B235_BD5B_CB23_41BC_698F9D28231F.title = L'IMPEGNO PER LA SICUREZZA window_AE33BB5B_BD5F_5967_41BF_4FDD95951C56.title = LA PIERRE TAILLÉE window_AF36C4B4_BD58_CF21_41E4_C68D7EC6E5C3.title = LE PASSEGGIATE NEI DINTORNI window_AF4B0E37_BD5F_7B2F_41B9_56F233C39E41.title = AVISE window_AF99094D_BD58_F963_41D1_F84A2D52025D.title = LA DORA BALTEA window_B32A6827_BD59_472F_41E1_1D8807BDA3A5.title = CURIOSITÀ