#: locale=it ## Tour ### Descrizione ### Titolo tour.name = GABIET ## Media ### Titolo map_CD4854DB_DC98_FF1E_41BA_0A81C65E2890.label = Mappa GABIET panorama_CA61937F_D92B_5D22_41DF_18B4741F3195.label = PIC_20211014_122336_20211102160917 panorama_CA99750C_D937_5AE5_41D5_5E4BDF8F2EC7.label = PIC_20211014_114352_20211102155603 panorama_CAB77796_D92F_45E5_418C_5A662A7F7CBE.label = PIC_20211014_140436_20211102160918 panorama_CC1F6543_D95B_C563_41E7_7074A4558582.label = PIC_20211014_144240_20211102160918 panorama_CC754568_D969_452D_41E6_98540693915E.label = PIC_20211014_125429_20211102160917 panorama_CCD6810D_D968_BAE7_41D1_FA68FF54FE79.label = PIC_20211014_124814_20211102160917_ok panorama_CD2594B3_D95F_5B23_41E2_4A16D9F588CC.label = PIC_20211014_142949_20211102160918 panorama_CDA8705D_D958_BB67_41DD_38BDF75D9281.label = PIC_20211014_142726_20211102160918 panorama_CE09F27D_D977_BF22_41D7_62AAEB455A6A.label = PIC_20211014_154739_20211102160918 panorama_CE1E7C16_D979_4AE5_41E6_E79167D87FC1.label = PIC_20211014_112948_20211102155712 panorama_CF00F848_D97F_CB6D_41E0_C5D7427C4733.label = PIC_20211014_155621_20211102160918 panorama_CF2648E9_D96B_CB2F_41DC_BF821F975127.label = PIC_20211014_113631_20211102160307 panorama_CF2845B0_D969_453D_41D9_BB4BCD37CCA6.label = PIC_20211014_145727_20211102160918 photo_3AC12786_29A6_252F_41B4_6608BEB9ADCC.label = 6 CASTELLO photo_3DE620E6_29A2_7CEF_4193_539F15ACAEC0.label = 13 MONTE ROSA photo_C8455B6D_D8E9_CD27_41E7_0A4CEA69BDF5.label = 12 SOSTENIBILITA' photo_CABCCEE4_D8DB_4725_41D6_2383362E8D26.label = STORIA IDROELETTRICO photo_D607858F_CEE6_E57B_41D0_A789637B59BB.label = 7 IMPIANTI photo_D705D18D_D8D8_FDE7_41D0_E3E96615F8A8.label = 10 QUINCINETTO photo_D8C8EBAC_CEDB_ECBD_41CC_CBEFEE2291D5.label = 9 CAMBIAMENTO photo_D928CCD2_CEA5_24E5_41DF_31A3EBAC2070.label = 2 PAESAGGIO photo_D9323CD1_CEEA_E4E7_41E8_06D8EDD9997E.label = 3 NUMERI photo_D9CE02F6_CEE7_7CAD_41B1_03FE4FBEB760.label = 12 LA STORIA CVA photo_DA3BD1AE_CEBD_1CBD_41E0_3682DB495A7B.label = 4 TORRENTE LYS photo_DA51495E_CEA5_2D9D_41E0_682B3DEBAC58.label = 4 CENTRALE GRESSONEY photo_DB3189C0_CEAB_2CE5_41CF_C8E0A8652481.label = 7 GUARDIANI photo_DC042FB7_CE5B_E4AB_41C7_62CD4F324F04.label = 1 COME ARRIVARE photo_DD6D7261_CE65_1FA7_41C9_8EDCB97F4330.label = 13 RIFUGIO GABIET photo_DDB440B9_CEAD_1CA7_41CA_A623A8C27BB4.label = giri d'energia photo_DDBA63E4_CE5B_1CAD_41E0_0DB42FFA1364.label = 5 WALSER photo_DDE6F27B_CEAD_1F9B_41D3_7AB41F80D418.label = 7 IDROELETTRICO copia photo_DED760EE_CE7B_1CBD_41CC_D46DE953E8E5.label = 4 MONTEROSA SKI photo_DEECE3BF_CE65_1C9B_41E3_10C5CD3D5E8E.label = 10 LE DIGHE copia photo_DF1A5278_CE6B_1FA5_4191_7B477F6DB204.label = 5 GRESSONEY photo_DF824FD5_CE6D_64EF_41BB_BE73AF65FB8A.label = 1 LAGO GABIET copia video_C047F9F6_DC88_A916_41E1_399732448F4D.label = 9 GUARDIANI video_C4405E89_E588_EBFA_41D7_35155A239C10.label = 11 PANORMA DRONE video_C57A5862_E578_B72E_41E6_B4915CD23D24.label = 13 SBARRAMENTO video_C593219C_E59B_F91A_41E1_6B86456068B5.label = 10 COSTA video_C95539BC_D8F9_4D25_41E5_5723BC51EF47.label = 12 PAESAGGIO video_CA3F9686_D938_C7E5_41E6_BEFC693DD413.label = 4 MURO video_CA82B49E_D8DB_5BE5_41C7_5A26E9BD7793.label = 2 COSTA FPV video_CABF9CEE_D8E9_4B25_41E3_03A06BA6EF2D.label = 1 LAGO video_CC8431BC_DC88_791A_41D0_1ABA18ABB9EC.label = 6 FPV SBARRAMENTO video_CCD7A898_DC88_971A_41E7_723F586B27FB.label = 9 CRESTA video_CCF2206D_DCB8_773A_41BB_6AEFA1470916.label = 7 BARCA video_D251AD45_DC9F_A96A_41E1_FD9D81D8919E.label = 5 VALLONE DIGA ## Popup ### Corpo htmlText_3A6E655B_29BE_6525_41B3_A3A6B3E7FBEA.html =
Il Monte Rosa - o Monte-Rosa-Massiv in tedesco; Mont Rose o Massif du mont Rose in francese - è il massiccio montuoso più esteso delle Alpi. La sua cima più alta, la Punta Dufour (4.634 m slm) lo rende il secondo per altezza, dopo il Monte Bianco, nonché quello con l’altitudine media più elevata (vi appartengono 9 delle prime 20 cime più alte della catena alpina).
Il massiccio comprende un lungo tratto della cresta di confine italo-svizzero, nel settore delle Alpi Nord-occidentali (ovvero le Alpi Pennine), tra il Colle del Teodulo, alla testata della Valtournenche, e il Passo del Monte Moro, nell’alta Valle Anzasca. Esso costituisce lo spartiacque tra la Valle d’Aosta, il Piemonte e il Cantone Vallese che si incontrano in corrispondenza ai 4.341 metri della “Ludwigshöhe”, la cima che rimane a sud-est del Colle del Lys.
Sette le valli principali che solcano le pendici del gruppo: la Valtournenche, la Val d’Ayas, e la Valle di Gressoney in Valle d’Aosta; la Valsesia e la Valle Anzasca in Piemonte; le valli di Zermatt e Saas in Svizzera.
Il toponimo italiano Monte Rosa non deriva dalle tinte rosa che colorano il massiccio all'alba e al tramonto come si potrebbe pensare, bensì deriva dal latino “rosia” che, come il termine valdostano “rouése” o “rouja”, significa ghiacciaio.
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Situato in una splendida conca dell'alta Valle di Gressoney a oltre 2.000 metri di quota, il Lago Gabiet gode di una vista unica sulle principali vette del Massiccio del Monte Rosa: il Breithorn, il Castore e il Polluce, il Lyskamm e la Cresta del Naso. Bacino di origine artificiale, si formò con la costruzione della diga omonima nella prima metà del Novecento, occupando 0,26 chilometri quadrati di superficie. Da allora rappresenta una meta perfetta per trascorrere una bella giornata in montagna, all'aria fresca e pulita.
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Costruite tra il 1919 e il 1923, le dighe del Lago Gabiet sono tra i primi impianti realizzati su territorio valdostano. Si trovano a 2.373 metri slm in località Gressoney-La-Trinité e comprendono un bacino imbrifero di 3 chilometri quadrati. La prima diga, posta a nord, è a gravità massiccia e raggiunge i 46 metri di altezza con sviluppo del coronamento pari a 212 m. L'altra, invece, posizionata a sud e composta da un argine in terra con paramento rivestito con manto di calcestruzzo, è alta 10,70 metri e lunga 130 m.
Le dighe fanno parte degli itinerari Giri d'Energia promossi da CVA.
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La sicurezza e la minimizzazione dei rischi di gestione è una priorità per il Gruppo CVA, che ogni anno investe nella manutenzione predittiva e nell’ammodernamento degli impianti.
Lo dimostrano ispezioni e controlli a opere civili, idrauliche ed elettromeccaniche che vengono eseguite con periodicità. A livello di monitoraggio, inoltre, il Gruppo CVA assicura una copertura al 100% per ogni tipo di impianto: ogni diga è infatti presidiata dai Guardiani 24/7 e ogni turbina eolica, così come ogni pannello fotovoltaico, è monitorata da remoto con pronto intervento in caso di fermo.
La manutenzione efficiente e puntuale degli impianti è infatti di fondamentale importanza strategica sul piano produttivo, per ottenere massimi rendimenti e garantire sicurezza lavorativa.
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Acqua, sole e vento. Queste le tre fonti per la produzione di energia verde di CVA, ricavata dai numerosi impianti situati su territorio nazionale. 6 dighe e 32 centrali idroelettriche presenti in Valle d’Aosta, un parco eolico a Saint-Denis e altri sette dislocati in diverse regioni d’Italia. Per la produzione di energia fotovoltaica, invece, la società può contare su tre impianti, per un totale di circa 54.000 moduli, in Valle d’Aosta e Piemonte.
Tra questi, gli impianti di Alessandria Sud, Valenza Fornace e La Tour assicurano una produzione media annua di circa 16 milioni di kWh di energia pulita.
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La tutela e la cura del territorio valdostano sono valori innati in CVA. Per questo CVA s’impegna “nero su bianco” con il Bilancio di Sostenibilità, uno strumento pubblico e trasparente elaborato secondo gli standard internazionali GRI (Global Reporting Initiative).
Ogni giorno l’azienda opera per incrementare il proprio contributo agli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione sull’intero territorio nazionale e ha già compiuto numerose attività di investimento e sviluppo in questa direzione.
In particolare, ha concentrato le sue energie nella diversificazione del patrimonio produttivo, nell’efficientamento energetico, nel potenziamento della rete di distribuzione, nell'innovazione digitale e produttiva (idrogeno verde) e nel co-sviluppo di nuovi impianti di produzione.
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L’energia idroelettrica si annovera tra le più antiche nella storia dell’umanità e trova le sue radici al tempo degli Egizi, con la costruzione della prima diga di sbarramento. A essa seguì la ruota idraulica, madre dei nostri mulini ad acqua e capace di trasformare l’energia cinetica in energia meccanica.
Questo ingegno venne anche utilizzato in Estremo Oriente per la macinatura di grano e minerali, così come dai Romani per forgiare il ferro.
Nel corso del tempo si susseguirono diverse innovazioni ingegneristiche, che raggiunsero piena maturazione nel 1832, con l’invenzione della prima turbina idraulica in grado di produrre energia elettrica. Un momento decisivo che segnò la nascita delle centrali idroelettriche intorno a fine Ottocento e la successiva creazione delle turbine Francis, Pelton e Kaplan, utilizzate ancora oggi negli impianti CVA.
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La storia della Compagnia Valdostana delle Acque - Compagnie Valdôtaine des Eaux (CVA) inizia ufficialmente il 1 giugno 2001, ma porta con sé un lungo percorso costellato di scelte decisive e vincenti. A partire dal 1995, infatti, la Regione Valle d’Aosta acquistò diversi impianti idroelettrici dall’ILVA Centrali Elettriche, società che allora gestiva il patrimonio idroelettrico al servizio della Cogne Acciai Speciali: in prima battuta le centrali di Verrès, Champagne 2 e Lillaz, e, qualche anno più tardi, anche quella di Issime.
A questa prima fase seguì un’operazione ancora più significativa nella quale, il 19 aprile del 2000, l’Amministrazione regionale concluse con Enel un’importante acquisizione d’impianti idroelettrici.
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In quanto produttore di energia da fonti rinnovabili tra i più rilevanti nel panorama italiano, da sempre CVA si interessa ai cambiamenti climatici e ai loro effetti sulle condizioni idrologiche in ambito alpino.
Uno tra questi è il riscaldamento dell’atmosfera, che sta comportando una serie di conseguenze assai incisive sul ciclo idrogeologico. Ne è un esempio la graduale diminuzione dei volumi e delle superfici glacializzate, con il conseguente passaggio da un regime glacio-nivale a uno pluvio-nivale sui bacini a quote meno elevate.
Una tale situazione comporta l’aumento delle portate invernali di origine pluviale e la conclusione sempre più anticipata delle portate estive, dovuta alla repentina fusione della neve. In uno scenario simile e in continua evoluzione, forti sono e saranno le ripercussioni sugli impianti a fluente - ovvero che dipendono dalla portata naturale del fiume o del corso d’acqua - mentre rimarranno quasi intaccati gli impianti a bacino, che si approvvigionano invece dalle riserve d’acqua.
Monitorando gli effetti del cambiamento climatico, è possibile prevedere questi fenomeni e agire d’anticipo con il rinnovo degli impianti a fluente e la manutenzione costante degli impianti a bacino.
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Attivo da più di vent’anni, il Gruppo CVA è una realtà produttiva efficiente e consolidata, che garantisce energia su tutto il territorio valdostano.
Traducendo in numeri il suo contributo, si tratta di 3 miliardi di kWh all’anno di energia pulita, di cui 2,9 miliardi di kWh di energia idroelettrica, 320 milioni di kWh di eolica e 16 milioni di kWh di fotovoltaica.
Volumi importanti che corrispondono mediamente al rifornimento di oltre un milione di famiglie all’anno.
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L’impiego dell’idroelettrico oggi ricopre circa il 16% della produzione elettrica globale, classificando l’acqua come la fonte più utilizzata per la produzione di energia rinnovabile.
Molteplici sono infatti i suoi vantaggi, a partire dalla regolazione dei flussi in base alle esigenze del momento, tramite dighe e bacini.
Nel panorama europeo, l’Italia conquista il quarto posto per la produzione di energia idroelettrica, subito dopo Norvegia, Svezia e Francia. Un ottimo risultato, raggiunto anche grazie al contributo del Gruppo CVA. Proprietario di uno dei parchi idroelettrici più importanti del Paese, dispone di 6 grandi dighe, 61 prese, oltre 210 chilometri di canali e 32 centrali con 74 gruppi idroelettrici, per una produzione complessiva pari a 2,9 miliardi di kWh di energia pulita all’anno.
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Situato a quasi 1.400 metri slm, Gressoney-Saint-Jean è un grazioso paesino poco distante da Gressoney-La-Trinité, con cui condivide la tradizione Walser e l'incredibile panorama.
Un patrimonio invidiabile, che lo rese residenza estiva della Regina Margherita di Savoia. Fu per suo desiderio, infatti, che venne costruito il Castello Savoia, nel quale soggiornò dal 1904 fino al 1925.
Imponente e maestoso, sorge ai piedi del Colle della Ranzola, in località Belvedere. Si compone di un nucleo centrale di forma rettangolare, a cui si affiancano cinque torrette cuscpidate, una diversa dall'altra, mentre l'esterno è rivestito con pietra da taglio grigia proveniente da cave limitrofe. A impreziosire gli spazi interni, pitture ornamentali, soffitti a cassettoni e boiseries, oltre a pregiate tapezzerie ancora oggi visibili.
A fianco del castello si trova anche il Giardino Botanico alpino, che ospita numerose specie di pregio da ammirare specialmente tra luglio e agosto, mesi di massima fioritura.
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A tutela del patrimonio paesaggistico valdostano che ospita gli impianti di CVA, il Gruppo da sempre adotta soluzioni tecnologiche in armonia con l’ambiente e la collettività.
Dalla progettazione fino alla messa in servizio, infatti, ogni fase è preceduta dall’autorizzazione dei Comuni di pertinenza e - qualora necessario - anche dalla Soprintendenza per i Beni e le Attività Culturali.
Inoltre, per Parchi, Zone a Protezione Speciale (ZPS), Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e zone umide, la gestione degli impianti rispetta procedure specifiche - tra cui la normativa europea sulla natura - per custodire inalterati ecosistemi fluviali e lacustri.
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Un viaggio alla scoperta delle risorse idriche delle valli valdostane, organizzato da CVA per far conoscere lo straordinario patrimonio locale di tecnologia immersa nell’ambiente montano.
Disseminati su tutto il territorio regionale, gli itinerari svelano i segreti racchiusi tra gli imponenti muri delle dighe e spiegano il funzionamento dei macchinari nelle centrali, dimostrando l’importanza di convivere con l’ambiente circostante, nel pieno rispetto delle sue leggi.
Giri d’Energia è un’iniziativa dedicata a tutti i residenti, turisti, famiglie e scuole che desiderano ammirare con i propri occhi la perfetta simbiosi tra la forza della natura e l’ingegno dell’uomo.
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Il Lago Gabiet è raggiungibile in tre modi, a piedi, in mountain bike o e-bike o con gli impianti di risalita. Per chi ama camminare, i punti di partenza da Gressoney-La-Trinité sono numerosi: si può percorrere il sentiero n.5 con partenza dalla seggiovia di Punta Jolanda, il n.6 dalla località Orsia o il n.7A da Tschaval, quest'ultimo adatto anche alle bici grazie alla strada sterrata.
In generale, per la salita è bene considerare circa 2 ore e mezza, ma lo sforzo sarà ripagato dalla spettacolare vista del lago!
Altra soluzione sono invece la cabinovia Staffal-Gabiet, al cui arrivo seguono 15 minuti di passeggiata, oppure la sopracitata seggiovia Punta Jolanda, che dall'arrivo richiede ancora un'oretta circa di percorso a piedi.
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I Guardiani delle dighe rivestono un ruolo molto importante nell’attività del Gruppo CVA.
Con la loro presenza a fianco degli impianti, presidiano la zona 365 giorni all’anno e monitorano, sul posto, l’andamento delle condizioni meteorologiche su base giornaliera.
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Affluente della Dora Baltea, il Lys è il torrente che nasce dall’omonimo ghiacciaio del Monte Rosa, e corre verso valle fino all’abbraccio di pietra di Pont-Saint-Martin.
Oltre a essere annoverato tra i corsi d'acqua più lunghi della Valle d’Aosta, è anche uno dei più pescosi, particolarmente apprezzato per la pesca delle trote selvatiche consentita nella riserva di Gressoney-La-Trinité. Quest’ultima, facilmente raggiungibile da Pont-Saint-Martin con la strada regionale n.44, si sviluppa per circa 3 km ed è accessibile per quasi tutta la sua lunghezza. Un vero viaggio alla scoperta della natura, a tu per tu con la fauna ittica alpina.
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Appartente al Comune di Gressoney-La-Trinité, la centrale di Gressoney è un impianto a serbatoio costruito contestualmente alle due dighe ed entrato in esercizio nel 1921. Al suo interno ospita due turbine Pelton, che ricevono l'acqua del torrente Lys dopo un salto di concessione di 717 m. La condotta forzata che fa da tramite, venne sostituita nel 2014 e posata su un tracciato alternativo a quello esistente, assicurando maggior performance.
Ammodernato nel 2012, l'impianto di Gressoney garantisce continuità di alimentazione elettrica delle utenze anche in caso di black-out.
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Il Monterosa Ski, tra i più suggestivi d’Italia, è un comprensorio che unisce la Valle d’Aosta e il Piemonte sotto un unico tetto, innevato e spettacolare. Situato ai piedi del Massiccio, si estende per 180 chilometri di piste che toccano la Val d’Ayas, la Valle di Gressoney e Alagna, in Valsesia.
Con tapis roulant e impianti di risalita all’avanguardia, tra cui funivie, seggiovie, skilift e cabinovie, si raggiungono panorami mozzafiato oltre i 3.000 metri di quota.
Se la natura accoglie tutti, così fa il comprensorio che, oltre a piste da discesa di tutte le difficoltà, dispone anche di uno snowpark, piste di risalita per lo sci d’alpinismo e il Fun Slope di Bettaforca, dove divertirsi su gobbe, curve paraboliche e tunnel.
A completare l’offerta del Monterosa Ski è l’ampio ventaglio di proposte di pernottamento e ristoro, gustando i piatti della tradizione, con prodotti selezionati a km 0.
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In cima alla vallata del Lys si trova Gressoney-La-Trinité, ultimo centro abitato prima di incontrare il ghiacciaio del Lyskamm, compreso nella catena del Monte Rosa. Grazie alla sua posizione, è parte del comprensorio sciistico Monterosa Ski, che assicura alla zona affluenza turistica internazionale durante tutto l'inverno. In estate, invece, la località consente escursioni di diverso livello verso laghi e punti panoramici, nonché vie ferrate e discese in mountain bike.
Oltre allo sport, Gressoney offre anche un importante spaccato di tradizione Walser e cultura locale. A tal riguardo, meritano una visita l'Ecomuseo Walser e la Chiesa Parrochiale della Santissima Trinità, assieme al cimitero adiacente le cui lapidi furono realizzate da scultori locali.
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Situato nei pressi del lago omonimo, il Rifugio Gabiet accoglie i suoi ospiti in un'atmosfera tipicamente Walser. Composto da bar, sala da pranzo, sala relax e camere da letto, assicura pernottamento sia d'estate sia d'inverno e rappresenta un punto di partenza strategico per le escursioni nei dintorni.
Da qui, infatti, si possono raggiungere i rifugi Città di Mantova e Gnifetti, ma anche il Lago Blu, il Bivacco Gastaldi e il Corno Rosso. Durante la stagione invernale, inoltre, il rifugio consente di godere al meglio delle piste da sci, grazie alla sua incredibile posizione nel cuore del comprensorio Monterosa Ski.
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Popolazione alemanna proveniente dal Vallese, i Walser giunsero nelle valli intorno al Monte Rosa - e quindi nella Valle di Gressoney attraverso il Colle del Teodulo e nella limitrofa Alta Valsesia - a fine Medioevo. Nonstante il trascorrere dei secoli, la loro identità folkloristica si è conservata viva e autentica, tutt'oggi riconoscibile negli stadel (edifici rurali che poggiano su colonne a forma di fungo, dal gambo in legno e dal cappello in pietra), nel dialetto (il Titsch) e nel costume tradizionale - raffinato ed elegantemente decorato - indossato per lo più dalle donne in occasioni di feste o ricorrenze.
Dell'Unité des Communes valdôtaines Walser fanno parte i Comuni contermini di Issime, Gaby, Gressoney-Saint-Jean e Gressoney-La-Trinité.
### Titolo window_26D2D81D_29A3_EB5D_41BF_D09CCBAF9291.title = L'ENERGIA IDROELETTRICA OGGI window_384D8B23_29A6_6D65_41B9_55D96E873246.title = IL CASTELLO SAVOIA window_38FB227A_29A6_3FE7_41B4_C90BC2965129.title = GRESSONEY-LA-TRINITÉ window_460F6B98_497D_D379_41C9_769F3F64546C.title = LA CATENA DEL MONTE ROSA window_629A39E5_72E5_06DD_41CE_B65E1135F9D6.title = IL CAMBIAMENTO CLIMATICO window_62CE4241_72E5_05D5_41CE_CA7EB086CAE9.title = I GUARDIANI DELLE DIGHE window_63AC0230_72E7_05B3_4197_0450EFEFDE32.title = GLI IMPIANTI DEL GRUPPO CVA window_7C725657_72E3_0DFD_41D5_86366E687D41.title = LE DIGHE DEL GABIET window_7D09FF77_72E7_1BBD_41D6_252ED57F8783.title = IL GRUPPO CVA IN NUMERI window_7D126D8B_72E5_1F55_41C4_093FD071A888.title = IL TORRENTE LYS window_7D3A33E6_72E5_0ADF_41B1_D3CF7A96E628.title = IL MONTEROSA SKI window_7D76FBC1_72E5_1AD5_41D8_EAD775E1F3EB.title = L'IMPEGNO PER LA SICUREZZA window_C8288E28_D8DB_472D_41B1_9C757202D6E7.title = LA STORIA DELL'IDROELETTRICO window_C952B3B3_D8E9_7D23_41E0_D12497DE052C.title = BILANCIO SOSTENIBILITÀ window_D6A65A4D_CEE5_EFFF_4197_F697CAF42924.title = LA STORIA DI CVA SPA window_D72E3F32_CEFF_25A5_41E5_7A22323CF20F.title = LA CENTRALE DI GRESSONEY window_D72FC6D4_CEFF_24ED_41A2_1D2CF9552B35.title = LA COMUNITÀ WALSER window_D81A9715_CEAB_256F_41D8_6763407A35A6.title = LA TUTELA DEL PAESAGGIO window_DA99B61D_CEAF_E79F_4198_0F19CD2CC96E.title = GIRI D'ENERGIA window_DCB12458_CE5D_3BE5_41D3_4F0AA782E43E.title = COME ARRIVARE AL LAGO window_DE99896A_CE6D_2DA5_41E5_B1C222C6CD3B.title = IL LAGO GABIET window_DFFC255F_CE66_E59B_41E7_068DCA0E82CB.title = IL RIFUGIO GABIET