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## Tour
### Descrizione
### Titolo
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## Media
### Titolo
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### Corpo
htmlText_E428B412_EA99_55A2_41B1_9338574D4BD5.html = Valpelline è un piccolo comune situato nella vallata omonima, a neanche mille metri d’altitudine. Circondato da prati e frutteti, si presenta come una conca verde immersa nella natura alpina, ancora aspra e autentica. Procedendo verso l’alta valle, infatti, i pendii si fanno più ripidi e si inizia a intravedere il ghiacciaio delle Grandes Murailles.
Nonostante il suo importante ruolo nell’industria mineraria, Valpelline è oggi rinomata per la Fontina DOP, che viene stagionata proprio negli spazi dell’ex fonderia di rame. Abbinata ad altri alimenti locali, dà origine a uno dei piatti più famosi nel panorama gastronomico valdostano: la ‘Seupa à la Vapelenentse’.
In prossimità del paese, si trova la Centrale idroelettrica CVA di Valpelline, che si distingue per l’architettura moderna e una splendida vetrata orientata verso valle.
Datata 1958, è l’impianto idroelettrico a serbatoio più grande della regione e parte del piano di riaccensione della rete elettrica nazionale, in caso di blackout. Grazie a un canale derivatore a pressione e a un dislivello di 1.000 metri, le acque del bacino di Place Moulin giungono alla centrale, assieme a quelle derivate dal Lago di By. Qui vengono convertite in energia rinnovabile, con una produzione annua pari a 330 GWh.
L’area dell’impianto è caratterizzata dai quattro canali di scarico delle turbine, che, scorrendo verso valle, alimentano il bacino di Entrebin, opera di presa dell’impianto di Signayes.
Il Lago di Place Moulin è un bacino artificiale creato dalla diga omonima, a metà degli anni Sessanta. Raccogliendo le acque del torrente Buthier, si presenta come un’ampia distesa turchese incastonata tra le montagne. Sullo sfondo la Dent d’Hérens e le creste delle Grandes e Petites Murailles, con il relativo ghiacciaio, mentre lungo la sua sponda si snoda la passeggiata che conduce al Rifugio Prarayer.
La località è facilmente raggiungibile in automobile. Se si arriva in autostrada, uscire ad Aosta e imboccare la SS27 diretta al Gran San Bernardo, per poi proseguire in direzione Valpelline. Oltrepassati i comuni di Gignod, Roisan, Valpelline e Oyace, si arriva al paese di Bionaz, dove svoltare a sinistra prima della Chiesa. All’inizio della diga si trova un parcheggio in cui lasciare l’auto e iniziare a scoprire la bellezza del luogo.
In alternativa, gli appassionati di mountain bike possono dilettarsi sui numerosi tornanti e proseguire lungo il percorso intorno al lago.
Con i suoi 142 km quadrati, Bionaz è il terzo comune della Valle d'Aosta per estensione, caratteristica questa che gli assicura di accogliere molte delle attrattive della splendida terra valdostana: vette suggestive che raggiungono i 4.000 m, scenari di natura incontaminata dai colori abbaglianti, perle gastronomiche per scoprire sapori quasi scomparsi, un artigianato fedele alle antiche tradizioni, un'agricoltura e un allevamento tramandati di generazione in generazione.
Il corso del Torrente Buthier ospita la Riserva di Pesca di Valpelline. Come indicato da apposita cartellonistica, i suoi confini coincidono con le prese del Ru Pompillard in località Prailles e in località Champette. In questo tratto, lungo circa 3 km, è concessa la pesca della trota, solitamente fario e marmorata. Le frequenti immissioni da parte del Consorzio Regionale per la Pesca, infatti, introducono nelle acque del Buthier numerosi esemplari di stazza importante, che rendono la cattura ancora più avvincente.
Seppur il contesto sia assolutamente selvaggio, l’accesso alle acque è agibile pressoché ovunque e gli spostamenti sono facilitati da un sentiero che bordeggia il torrente.
Piccola curiosità, in località Prailles si trova un’ampia area verde vicino alla riserva, attrezzata con bar e fornita di parco giochi per bambini. Se la stagione sportiva è in corso o alle porte, si può anche assistere agli ‘sport de noutra tera’, ovvero gli sport tradizionali valdostani.
Parte dell’anfiteatro alpino che avvolge il Lago di Place Moulin è la Dent d’Hérens, un importante quattromila valdostano. Situata lungo il confine tra Italia e Svizzera assieme al Cervino, è una montagna dai molteplici aspetti: se il versante nord si presenta come massiccio, da ovest risulta invece slanciato ed elegante.
Una varietà strutturale che rende l’ascesa in vetta diversificata a seconda della via scelta.
È sempre consigliato l’accompagnamento con una guida alpina.
Volgendo lo sguardo a monte del lago, maestosa appare la cresta delle Grandes Murailles, illuminata dal ghiacciaio sottostante. Dall’aspetto frastagliato, separa la Valpelline dalla Valtournenche, raggiungendo quasi i 4.000 metri di quota con Punta Margherita.
A disegnarne il profilo altre importanti cime, tra cui Punta dei Cors, Punta Ester e la Becca di Guin.
È il Col Budden a marcare il confine tra le Grandes e le Petites Murailles, che si sviluppano a meridione fino al Mont Blanc du Créton.
Alto quasi 3.600 metri slm, è raggiungibile servendosi del Rifugio Prarayer e del Bivacco Laura Florio.
Dal Lago di Place Moulin è facile raggiungere il Rifugio di Prarayer, dove iniziare suggestive escursioni immersi nella natura.
Tra le destinazioni più frequentate, da citare il Bivacco Laura Florio, situato sul Col du Créton in concomitanza con la Valtournenche, e il Col Bella Tza, a poco più di 3.000 metri di quota. Altre mete sono la Becca di Viou e il quartetto di laghi Du Mont Rouge, Des Têtes, Lungo e Du Mort. Una salita impegnativa, che in cambio regala incredibili panorami sulla Valpelline e le Alpi circostanti.
Lungo e articolato, il sistema di cunicoli interni è l’apparato vitale della diga. Snodandosi lungo l’altezza e la lunghezza dell’impianto, che conta 47 metri di spessore alla base e 6,3 alla sommità per 155 metri d’altezza, consente infatti ai tecnici CVA di svolgere regolari ispezioni, monitorando il funzionamento della diga e le condizioni di sicurezza.
Previa prenotazione, è possibile scoprirne il fascino con un tour guidato di circa un’ora.
La diga di Place Moulin è una delle mete più frequentate della Valle d’Aosta, non solo per la sua bellezza naturalistica, ma anche per la sua accessibilità.
La mulattiera che costeggia la sponda del lago è infatti pianeggiante e spaziosa, adatta anche a bambini e carrozzine. Lungo il suo tragitto si aprono meravigliosi scenari alpini, impreziositi da corsi d’acqua e piccole cascate. Il percorso, di 5 km per un’ora circa di cammino, conduce alla piccola cappella di Lo-Noailloz, dedicata al Sacro Cuore, e infine al rifugio Prarayer, dove gustare i sapori della tradizione prima del rientro.
A disegnarne il profilo altre importanti cime, tra cui Punta dei Cors, Punta Ester e la Becca di Guin.
È il Col Budden a marcare il confine tra le Grandes e le Petites Murailles, che si sviluppano a meridione fino al Mont Blanc du Créton.
Alto quasi 3.600 metri slm, è raggiungibile servendosi del Rifugio Prarayer e del Bivacco Laura Florio.
La diga di Place Moulin è una tra le più importanti della Valle d’Aosta, ma non solo. Per altezza, larghezza e capacità, si attesta tra gli invasi più ampi d’Europa. Con uno sbarramento di 155 m d’altezza e sviluppo di coronamento pari a 678 m, raggiunge infatti un volume di 100 milioni di metri cubi d’acqua. Una capienza incredibile che l’ha resa celebre a livello internazionale.
La struttura è un arco a gravità in calcestruzzo, che dal 1969 si erge maestoso alla fine della Valpelline, in località Bionaz. Per aumentare il bacino imbrifero, a contorno si trovano anche una diga ausiliaria, sei prese sussidiarie, e diversi canali per accumulare le portate all’interno del serbatoio.
Grazie a un’efficace organizzazione di cantiere, i lavori della diga si sono conclusi in sole cinque stagioni estive, un tempo record per un’opera di tali dimensioni!
Situato a poca distanza da Oyace, il Lago di Lexert è l’occasione per godersi una fresca giornata tra i colori della natura. Intorno alle sue rive è stato realizzato un percorso adatto alle persone con disabilità, mentre a poca distanza si trova anche un’area pic-nic attrezzata. All’ombra della fustaia di pino silvestre, è fornita di tavoli in legno con panche, fontanili, servizi igienici e fornelli a pagamento. Dal Lago di Lexert si aprono inoltre diverse escursioni, che conducono all’Alpe Primo, all’alpeggio Berrier e al Rifugio Crète Sèche.
Affluente della Dora Baltea, il Buthier è un torrente che nasce dal ghiacciaio di Tsa de Tsan e riceve le acque di fusione del ghiacciaio delle Grandes Murailles.
Grazie alla diga nell’alta Valpelline, crea il bacino artificiale di Place Moulin, per poi proseguire verso valle attraversando i comuni di Bionaz, Oyace, Valpelline, Roisan e infine Aosta. Durante il suo percorso, lungo circa 39 km, incontra diversi affluenti che ne aumentano la portata.
Ogni anno, nella Coumba Freida si celebra l’arrivo della primavera con il Carnevale storico. Un evento assolutamente folkloristico, durante il quale anche la vallata di Valpelline si colora delle pittoresche Landzette. Maschere locali, rappresentano allegoricamente il passaggio di Napoleone attraverso il Colle del Gran San Bernardo. I loro abiti sono preziosissimi e realizzati interamente a mano. A decoro, frange, perline e paillettes che disegnano splendidi intrecci di fiori. Gli specchietti, così come la coda di cavallo e il campanaccio portato in vita, diventano amuleti per scacciare gli spiriti maligni.
Seppur indossino maschere a coprire il volto, prima in legno e ora di diversi materiali, le Landzette rappresentano senz’altro l’autentica identità del Carnevale della Coumba Freida.
Volgendo lo sguardo a monte del lago, maestosa appare la cresta delle Grandes Murailles, illuminata dal ghiacciaio sottostante. Dall’aspetto frastagliato, separa la Valpelline dalla Valtournenche, raggiungendo quasi i 4.000 metri di quota con Punta Margherita.
A disegnarne il profilo altre importanti cime, tra cui Punta dei Cors, Punta Ester e la Becca di Guin.
È il Col Budden a marcare il confine tra le Grandes e le Petites Murailles, che si sviluppano a meridione fino al Mont Blanc du Créton.
Alto quasi 3.600 metri slm, è raggiungibile servendosi del Rifugio Prarayer e del Bivacco Laura Florio.